Bonus Colonnine Domestiche 2025 chiuso → Guida al Bonus 2026 (Rimborso 80%)

Ultimo aggiornamento: 30 maggio 2025
STATO: CHIUSO
Aggiornamento Bando 2026: Il decreto per il Bonus Colonnine 2026 non è ancora stato pubblicato. Questa guida si basa sulla normativa 2025 e verrà aggiornata non appena usciranno le nuove disposizioni ufficiali. Iscriviti alla newsletter per ricevere un avviso immediato.

Lo sportello per il Bonus Colonnine Domestiche 2025 si è chiuso il 27 maggio alle ore 12:00, ma non tutto è perduto.

📌 Hai installato nel 2024? Se non hai fatto domanda, conserva i documenti per il 2026
📌 Stai pianificando? Scopri come prepararti per il prossimo incentivo wall-box

Il meccanismo resta consolidato: rimborso Invitalia 80% fino a 1.500€ per i privati. La strategia? Preparati ora per la prossima finestra.

Scarica la Checklist Preparazione 2026

Hai poco tempo? Scopri in un colpo d’occhio tutti i passaggi per ottenere il Bonus Colonnine 2025–2026 con questa infografica completa:

Infografica Bonus Colonnine 2025 – Tutti i passaggi del rimborso 80% spiegati passo dopo passo
Infografica ufficiale Factalex.it – Come ottenere il rimborso 80% per la tua wall-box domestica

Cos’è una wall-box e perché installarla

Una wall-box è una stazione di ricarica domestica per veicoli elettrici, molto più efficiente e sicura rispetto alla presa domestica tradizionale. Si installa tipicamente nel garage o nell’area esterna della casa.

  • Ricarica veloce: da 7,4 kW fino a 22 kW (vs 2,3 kW presa domestica)
  • Sicurezza: protezioni integrate contro sovraccarichi e dispersioni
  • Controllo smart: programmazione orari, monitoraggio consumi via app
  • Valore immobile: aumenta l’attrattività dell’abitazione sul mercato
Quanto costa installare una wall-box? Il costo varia da 800€ a 2.500€ inclusa installazione, a seconda della potenza e delle funzionalità smart. Con il rimborso Invitalia colonnine 80%, il costo reale scende a 160-500€.

Requisiti incentivo wall-box 2025 in sintesi: le regole consolidate del bando Invitalia

Il contributo ricarica domestica ha regole ormai consolidate che difficilmente cambieranno nelle prossime edizioni. Conoscerle ti permette di organizzarti al meglio per il futuro.

Chi può accedere all’incentivo

Privati Condomini
Persone fisiche residenti in Italia Condomini per installazioni su parti comuni
Installazione presso abitazione privata Aree ex art. 1117 e 1117-bis Codice Civile
Limite massimo: 1.500€ Limite massimo: 8.000€
Una domanda per soggetto Una domanda per condominio

Tabella riassuntiva dei requisiti consolidati. Fonte: MIMIT e Invitalia

Perché lo sportello si è chiuso così in fretta?

Dotazione 2025: solo 20 milioni di euro (fondi PNRR Missione 2). Con migliaia di domande, il plafond si è esaurito in appena 29 giorni. Le domande sono ammesse in ordine cronologico fino a esaurimento fondi.

Chi rientra nella graduatoria riceverà PEC di concessione entro fine agosto 2025. Fonte: Comunicato Invitalia 2 luglio 2024

Spese ammissibili e interventi inclusi

Il rimborso Invitalia copre l’80% delle spese totali per:

  • Wall-box e colonnine AC 22 kW di potenza massima
  • Installazione e opere murarie strettamente necessarie
  • Impianti elettrici dedicati e sistemi di monitoraggio
  • Progettazione, direzione lavori e collaudi
  • Attivazione nuovo POD (Point of Delivery) se necessario
IMPORTANTE: Le spese devono essere documentate con fattura elettronica e pagamenti tracciabili. Il solo acquisto senza installazione non è sufficiente.

Fonte: D.D. MIMIT 9 maggio 2024, G.U. n. 125 del 30-05-2024

Importi e calcolo del contributo ricarica domestica

La formula di calcolo è semplice ma ha dei limiti precisi:

FORMULA: Contributo = Spesa totale × 80% (fino al massimale)

Esempi pratici di calcolo avanzati

Caso 1 – Privato, spesa 900€

  • Calcolo: 900€ × 80% = 720€
  • Rimborso effettivo: 720€ (sotto il limite di 1.500€)

Caso 2 – Privato, spesa 2.200€

  • Calcolo: 2.200€ × 80% = 1.760€
  • Rimborso effettivo: 1.500€ (limitato dal massimale)

Caso 3 – Privato con spese accessorie elevate

  • Wall-box: 800€ + Installazione: 600€ + Opere murarie: 300€ + Progettazione: 150€ + Nuovo contatore: 250€
  • Totale: 2.100€
  • Calcolo: 2.100€ × 80% = 1.680€
  • Rimborso effettivo: 1.500€ (toccato il massimale)

Caso 4 – Condominio con installazione complessa

  • 15 colonnine da 7,4 kW: 9.750€ + Quadro elettrico: 1.200€ + Opere civili: 2.800€ + Progettazione: 800€
  • Totale: 14.550€
  • Calcolo: 14.550€ × 80% = 11.640€
  • Rimborso effettivo: 8.000€ (limitato dal massimale)
Punto di pareggio: Per i privati, il massimo vantaggio si ottiene con spese fino a 1.875€ (1.875€ × 80% = 1.500€). Oltre questa soglia, il vantaggio percentuale diminuisce.

Calcolatore Rimborso Bonus Colonnine

* Calcolo indicativo basato su normativa 2025. Verificare sempre le condizioni specifiche del bando.

Scarica la Checklist Completa per il 2026

Tutto quello che devi preparare per non perdere la prossima occasione

Scadenze 2025: cosa è successo e prossimi step

Tempistiche dell’edizione appena conclusa

  • Periodo spese ammissibili: 1 gennaio – 31 dicembre 2024
  • Apertura domande: 29 aprile 2025, ore 12:00
  • Chiusura domande: 27 maggio 2025, ore 12:00 [SCADUTO]
Fonte ufficiale: Avviso MIMIT pubblicato su mimit.gov.it e gestione Invitalia

Cosa succede ora se hai presentato domanda

Se sei riuscito a inviare la domanda entro la scadenza, ecco i prossimi step:

  1. Istruttoria – Invitalia ha 90 giorni dalla chiusura dello sportello per l’esame delle domande (fonte ufficiale)
  2. Provvedimento cumulativo – Entro fine agosto 2025 conoscerai l’esito. Il provvedimento arriva via PEC anche se la pratica viene scartata
  3. Erogazione – Se approvata, il contributo arriva sul conto indicato nella domanda
Controlla la PEC: tutte le comunicazioni ufficiali arrivano tramite posta elettronica certificata. Riceverai notifica dell’esito anche in caso di rigetto.

Preparazione strategica per il Bonus 2026

Basandoci sull’esperienza delle edizioni precedenti, ecco come massimizzare le tue possibilità per il 2026:

Timing ottimale installazione:

  • Gennaio-marzo 2025: Periodo ideale per preventivi e scelta fornitore
  • Aprile-settembre 2025: Finestra ottimale per installazione (eviti code di fine anno)
  • Ottobre-novembre 2025: Ultimo periodo utile, lascia tempo per documentazione
  • Dicembre 2025: Sconsigliato, troppo a ridosso della scadenza

Strategia documentale avanzata:

  • Crea una cartella digitale dedicata dal momento del preventivo
  • Richiedi esplicitamente fattura elettronica al fornitore
  • Assicurati che il bonifico riporti causale dettagliata
  • Conserva anche email e comunicazioni con l’installatore
  • Fotografa l’installazione prima, durante e dopo i lavori
Pro-tip: Molti utenti perdono il bonus per errori documentali. Investi 30 minuti in più nella preparazione dei documenti per assicurarti il rimborso di 1.000+ euro. Tieni monitorato il sito del MIMIT e di Invitalia a partire da gennaio 2026 per le prime anticipazioni.

Scenario Bonus 2026: Il rifinanziamento non è ancora confermato ufficialmente. Dipenderà da un nuovo Decreto Direttoriale MIMIT entro il secondo trimestre 2026 e dalla disponibilità di fondi PNRR residui. Continua a monitorare le fonti ufficiali per aggiornamenti certi.

Come presentare la domanda: procedura consolidata per il futuro

Anche se lo sportello 2025 è chiuso, conoscere la procedura ti permette di prepararti per la prossima edizione.

1. Credenziali richieste per l’accesso

L’accesso al portale Invitalia richiede una di queste identità digitali:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta d’Identità Elettronica)
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
Se non hai ancora SPID: richiedilo subito, ti servirà per molte pratiche con la PA.

2. Documentazione da conservare e preparare

Per essere pronto alla prossima apertura, prepara fin da ora:

Documenti obbligatori:

  • Fattura elettronica quietanzata dell’installazione
  • Bonifico parlante o estratto conto che attesti il pagamento
  • Scheda tecnica del dispositivo installato
  • Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico
  • Dichiarazione sostitutiva sull’assenza di altre agevolazioni per la stessa spesa
  • Visura catastale dell’immobile (per i privati)

Per i condomini, aggiungi:

  • Delibera assembleare per l’installazione
  • Codice fiscale del condominio
  • Planimetria delle aree comuni interessate

3. Procedura dettagliata su portale Invitalia

Fase 1: Accesso e autenticazione

  1. Collegati a invitalia.it e clicca “Area Personale”
  2. Seleziona il metodo di autenticazione (SPID/CIE/CNS)
  3. Completa l’autenticazione a due fattori se richiesta
  4. Accedi alla tua scrivania personalizzata

Fase 2: Selezione incentivo e avvio domanda

  1. Dal menu principale, scegli “Incentivi”
  2. Seleziona “Bonus colonnine domestiche” dal dropdown
  3. Clicca “Presenta nuova domanda”
  4. Leggi attentamente l’informativa sulla privacy

Fase 3: Compilazione moduli A-D

  • Quadro A: Dati anagrafici richiedente e codice fiscale
  • Quadro B: Dati tecnici installazione (potenza, tipologia, ubicazione)
  • Quadro C: Dati economici (importi, fornitori, modalità pagamento)
  • Quadro D: Dichiarazioni e consensi obbligatori

Fase 4: Upload documentale

Requisiti file: • PDF max 5 MB • Nomi descrittivi • Verifica leggibilità • Drag & drop disponibile

Fase 5: Controllo finale e invio

  1. Rivedi accuratamente tutti i dati inseriti
  2. Controlla la corrispondenza tra documenti e dati dichiarati
  3. Spunta le dichiarazioni di responsabilità
  4. Clicca “Invia domanda definitivamente”
  5. Salva il numero di protocollo che riceverai
Errori comuni da evitare:
  • Date incongruenti tra fattura e dichiarazioni
  • Codici fiscali errati o non corrispondenti
  • Potenza dichiarata diversa da quella in scheda tecnica
  • Documenti illeggibili o parzialmente oscurati

Case study reale: installazione 7,4 kW in villetta

Situazione: Famiglia Rossi, villetta monofamiliare a Brescia, installazione wall-box Wallbe Eco 2.0 da 7,4 kW nel garage.

Voce di spesa Importo Note
Wall-box Wallbe Eco 2.0 € 650 Potenza 7,4 kW, Type 2, WiFi
Installazione elettrica € 380 Cavo 6mm², protezioni, contattore
Opere murarie € 120 Tracce, staffaggio, ripristino
Progettazione e collaudo € 200 Dichiarazione conformità inclusa
Totale spesa € 1.350
Rimborso 80% € 1.080 Sotto il limite 1.500€
Costo effettivo € 270 80% di risparmio!
Risultato: La famiglia Rossi ha ottenuto una wall-box professionale spendendo solo 270€ invece di 1.350€, con un risparmio effettivo di oltre 1.000€.

La famiglia ha sfruttato il bando Invitalia per installare una colonnina AC 22 kW compatibile, ottenendo il massimo dal rimborso Invitalia colonnine.

Tempistiche dell’installazione:

  • Sopralluogo: 15 ottobre 2024
  • Installazione: 8 novembre 2024
  • Collaudo: 12 novembre 2024
  • Presentazione domanda: 2 maggio 2025 (entro la finestra)

FAQ veloci sul Bonus Colonnine Domestiche

Sì, sono ammesse tutte le colonnine AC fino a 22 kW di potenza, incluse quelle trifase da 11 kW, purché ad uso domestico e conformi ai requisiti tecnici del bando.
Il beneficiario deve essere proprietario o comproprietario dell’immobile dove avviene l’installazione. Per situazioni specifiche come leasing, verificare sempre le condizioni del bando.
Sono escluse: spese per veicoli elettrici, prolunghe e cavi aggiuntivi, manutenzioni ordinarie, IVA se detraibile, spese sostenute fuori dal periodo ammissibile.
No, non puoi sommare il Bonus Colonnine con Superbonus, Bonus Casa 50% o altre agevolazioni sulla stessa spesa. Per la medesima spesa non è ammesso il doppio beneficio.
Sono ammesse solo se il fornitore rientra tra i soggetti esonerati dalla fatturazione elettronica (devi allegare documentazione dell’esonero).
Ogni edizione del bonus copre spese sostenute nell’anno precedente. Per spese 2025 dovrai aspettare l’eventuale apertura nel 2026.
Non è sempre obbligatorio. Dipende dalla potenza della wall-box e dalla capacità del contatore esistente. L’installatore valuterà caso per caso.
No, il bonus domestiche copre solo colonnine AC fino a 22 kW. Le DC sono destinate a uso pubblico/commerciale.
Sì, il pagamento tramite finanziamento è ammesso, ma solo se la banca o finanziaria emette una quietanza liberatoria contenente il CRO (Codice di Riferimento Operazione) e il riferimento specifico alla fattura della wall-box. Verifica con il tuo istituto di credito prima di procedere per assicurarti che possano fornire questa documentazione.
Sì, sono ammesse anche le installazioni per uso promiscuo, purché il POD (Point of Delivery) sia classificato come domestico e l’installazione avvenga in area privata. L’importante è che il richiedente sia proprietario o comproprietario dell’immobile.

Checklist per non perdere il prossimo bonus

  • Conserva tutta la documentazione 2024 – anche se hai perso questa scadenza
  • Attiva SPID/CIE se non ce l’hai già
  • Pianifica installazioni future per il periodo gennaio-dicembre 2025
  • Iscriviti alle newsletter di MIMIT e Invitalia per aggiornamenti
  • Prepara la PEC – è obbligatoria per l’invio delle domande
  • Identifica il fornitore – scegli installatori che emettono fattura elettronica
  • Valuta tempistiche – installa entro novembre per avere tempo per la documentazione
  • Verifica conformità – assicurati che il dispositivo rispetti gli standard richiesti
  • Organizza pagamenti – usa sempre bonifici parlanti o strumenti tracciabili
  • Verifica disponibilità fondo sul portale prima di caricare la domanda (nel 2024 i fondi si esaurirono in 48 h)
  • Monitora aggiornamenti – segui il sito MIMIT da dicembre 2025 in poi

Bonus colonnine vs altri incentivi: il confronto dettagliato

Mentre aspetti la prossima edizione del Bonus Colonnine, potresti valutare altre strade per detrarre l’installazione della tua wall-box. Facciamo chiarezza su come si posiziona rispetto ad altre agevolazioni note.

Potrebbe interessarti approfondire: Guida Completa Superbonus 2025.

Tabella comparativa incentivi

Incentivo Percentuale Limite Modalità Cumulabile
Bonus Colonnine 80% 1.500€/8.000€ Rimborso diretto NO – Esclusivo
Bonus Casa 50% 50% Parte di 96.000€ Detrazione IRPEF SÌ – Con altri bonus casa
Superbonus 65% 65% Parte del limite Detrazione/cessione SÌ – In interventi trainanti

Tabella comparativa tra Bonus Colonnine e altri incentivi. Le normative sono in continua evoluzione, verificare sempre le fonti ufficiali. Per verificare la compatibilità con il Superbonus, consulta anche il portale ENEA.

Alternative immediate disponibili – Analisi dettagliata

Bonus Casa 50% – La soluzione più flessibile

Se hai perso il Bonus Colonnine, il Bonus Casa 50% rimane la migliore alternativa per recuperare metà della spesa:

  • Requisiti: Installazione nell’ambito di lavori di ristrutturazione edilizia
  • Vantaggio: Cumulabile con altri interventi (rifacimento impianto elettrico, tinteggiature, ecc.)
  • Limite di spesa: La colonnina rientra nel limite generale di 96.000€ per unità immobiliare
  • Modalità: Detrazione IRPEF in 10 rate annuali o cessione del credito
  • Esempio pratico: Spesa 1.500€ → Detrazione 750€ in 10 anni (75€/anno)

Confronto pratico – Stesso caso, diverse soluzioni

Scenario Spesa 1.500€ Beneficio Tempi Liquidità
Bonus Colonnine 80% 1.200€ rimborso Massimo 3-6 mesi Rimborso diretto
Bonus Casa 50% 750€ detrazione Medio 10 anni 75€/anno
Superbonus 65% 975€ detrazione Buono 5 anni 195€/anno
Quale scegliere?
  • Hai perso il Bonus Colonnine: Bonus Casa 50% se fai altri lavori
  • Fai cappotto o caldaia: Superbonus con intervento trainato 65%
  • Hai partita IVA: Valuta deduzione ordinaria per semplicità
  • Nessun lavoro in programma: Aspetta il Bonus Colonnine 2026

💡 Bonus potenza ARERA: 6 kW gratis per la ricarica domestica

Oltre agli incentivi economici, esiste una misura complementare poco conosciuta ma utilissima:

Aumento gratuito di potenza fino a 6 kW

Dal 2021, ARERA permette l’aumento gratuito della potenza contrattuale fino a 6 kW nelle ore notturne e festive per chi ricarica veicoli elettrici a casa. La sperimentazione è stata prorogata fino al 30 giugno 2027. L’adesione è nuovamente aperta dal 12 febbraio 2025 al 30 giugno 2026 (Delibera 22/2025/R/EEL).

  • ✅ Nessun costo aggiuntivo in bolletta
  • ✅ Ricarica più veloce senza upgrade contratto
  • ✅ Attivazione semplice tramite il tuo fornitore

Per aderire alla sperimentazione e maggiori dettagli, consulta la Delibera ARERA 22/2025/R/EEL (PDF).

Fonti normative e aggiornamenti ufficiali

Per restare sempre aggiornato sul Bonus Colonnine Domestiche e per consultare i testi normativi di riferimento, consulta sempre le seguenti fonti ufficiali:

  • DPCM 4 agosto 2022 – Norma istitutiva del bonus (G.U. n. 192 del 18-08-2022)
  • D.D. MIMIT 9 maggio 2024 – Disposizioni procedurali (G.U. n. 125 del 30-05-2024)
  • FAQ ufficiali Invitalia – Chiarimenti operativi aggiornati
  • Avvisi MIMIT – Comunicazioni su aperture e chiusure sportelli
Per approfondire: consulta sempre le fonti ufficiali su mimit.gov.it e invitalia.it per gli aggiornamenti più recenti.

Conclusioni e prossimi step strategici

Il Bonus Colonnine Domestiche 2025 ha chiuso i battenti, ma la strategia per l’elettrico non si ferma qui. Se hai perso questa finestra, hai davanti un anno intero per prepararti al meglio alla prossima edizione.

Il tuo piano d’azione immediato:
  1. Conserva la documentazione 2024 – potrebbe servire per ricorsi o verifiche future
  2. Pianifica l’installazione 2025 – se non hai ancora la colonnina, organizza tutto per il nuovo anno
  3. Monitora le alternative – Bonus Casa 50% e Superbonus restano attivi

La mobilità elettrica è il futuro e gli incentivi continueranno ad accompagnare questa transizione. Con la giusta preparazione, il prossimo Bonus Colonnine 2026 sarà alla tua portata.


Hai dubbi specifici sulla tua situazione? Lascia un commento qui sotto: il team Factalex risponde a tutte le domande per aiutarti a scegliere la strategia migliore per la tua casa elettrica.

Nota importante: Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate a maggio 2025. Per situazioni complesse o specifiche, il parere personalizzato di un commercialista o consulente fiscale rimane sempre la scelta più sicura.

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